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I Dintorni

In passato l’odierno territorio di Tor Pignattara ebbe varie denominazioni, tra cui quella di “Ad duas lauros“, “In comitatu” e “Sub Augusta“.

La prima, Ad duas lauros, la si deve allo scrittore latino cristiano Tertulliano (150 – 220) che, nel ricordare i sediziosi, certamente non cristiani, che avevano congiurato contro l’imperatore si rivolge ai pagani con una domanda: «Inter duas lauros obsident Caesarem?» (“presso i due allori tendono l’agguato all’Imperatore?”). Infatti, in questa località vi era la residenza o villa imperiale, che esisteva ancora successivamente, in piena epoca cristiana.

L’imperatore Valentiniano III, fu ucciso nel 455, durante una congiura, proprio in questa località mentre era impegnato in esercizi di tiro con l’arco nella piazza d’armi della sua residenza “ad duas lauros“. La località comprendeva, oltre la residenza imperiale, anche le ville, i castra (accampamenti militari) e il campus martius, dove si svolgevano regolarmente gli addestramenti e le esercitazioni dei reparti militari.

Tra il 1943 ed il 1945, Tor Pignattara fu protagonista della Resistenza contro l’occupazione tedesca di Roma. Questa era così intensa che i soldati dellaWehrmacht spesso rinunciavano ad addentrarsi per le vie della zona a causa delle continue scorribande partigiane. Dalla via Casilina entrarono gli Alleati dichiarando Roma città aperta.

Negli anni sessanta Tor Pignattara è uno degli scenari dei romanzi di Pier Paolo Pasolini. In via di Tor Pignattara si trovava la trattoria frequentata daPasolini, Ninetto Davoli e Franco eSergio Citti, che vivevano in zona.

Siti Archeologici

  • Le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.
  • Il mausoleo di Elena, all’interno del parco di Villa De Sanctis.
  • L’Acquedotto alessandrino, presso il viale omonimo.
  • Le Catacombe Ebraiche (inaccessibili)
  • Le sepolture di Villa Certosa
  • Villaggio Rurale del IV Secolo – Via Acqua Bullicante, fronte Cinema Impero
  • Museo a cielo aperto

Torpignattara rientra nel progetto MUR.o Museo di Urban Art di Roma, ovvero il primo progetto di museo completamente integrato nel tessuto sociale, come la forma d’arte che segue, promuove e produce: la Street Art.

Per questo motivo, perdetevi a testa in su per le vie di Torpignattara e limitrofi, e godetevi questa nuova forma d’arte.